Ha preso il via questa mattina con una conferenza stampa la seconda edizione del premio letterario nazionale Carlo Piaggia sostenuto dal club per l’UNESCO di Lucca suddiviso in tre sezioni: poesia inedita, narrativa edita e inedita. Il filo conduttore è sempre il viaggio, inteso sia nella sua accezione classica che in quella della scoperta di sè stessi. Quest’anno però, con una novità rivolta al viaggio come incontro con chi viene considerato diverso: per cultura, religione, razza ed è per questo motivo che il club per l’UNESCO di Lucca ha inserito questo premio nell’ambito del decennio dell’avvicinamento delle culture 2013-2023 al fine di contribuire a trovare nuove vie, modalità e strumenti per promuovere la comprensione reciproca e la pace ed evitare la strumentalizzazione di culture, identità, religioni e credenze le cui conseguenze sono l’intolleranza, gli stereotipi, i conflitti e la violenza. Il premio letterario Carlo Piaggia vuole cooperare a sua volta alla realizzazione di questi valori, per costruire la pace nelle menti e nei cuori delle generazioni future. Ci fa da guida in questa direzione “la figura luminosa di Carlo Piaggia” (Léopold Sédar Senghor, 1986), noto esploratore originario di Badia di Cantignano (1827-1882), uomo semplice, portatore di dialogo e di pace nell’incontro con i popoli dell’Africa a lui molto cari e in particolare con la popolazione del Sudan. La premiazione avverrà a giugno nella prestigiosa Chiesa Abbaziale di Badia Di Cantignano paese natale del noto esploratore Lucchese. Questa è solo un primo progetto sostenuto dal club di Lucca che per il 2018 sta organizzando un grandissimo evento nella capitale del Sudan proprio sulle tracce del grande esploratore con il sostegno della divisione delle Scienze dell’UNESCO.